Canestrelli, capesante, cannolicchi, cozze gratinati divinamente!! Che spettacolo gustarli! E pensare che sono quasi trent’anni che bazzico per Rimini e non c’eravamo mai filati questa pizzeria/ristorante che i locali chiamano “La Balena”. Un locale sui generis, ma che merita di essere visitato per la qualità del pescato e di come viene cucinato. Su tutto impera questo gratin che ho atteso per più di un’ora ma che vale ogni singolo secondo di agonia (ero stato avvisato al momento dell’ordine), ma è comprensibile quando ti viene svelato che viene preparato al momento. E lo è per davvero! Pulito, lavato, condito e infornato non appena l’ordine arriva in cucina. E si sente, il palato gioisce e il cervello registra che si ha voglia di tornare a mangiarlo al più presto. E poco importa che il servizio sia un po’ confusionario. Quando si gusta un piatto wowowow, il resto non conta!
PS: Una nota curiosa sul perchè il Blue Bar viene chiamato “La Balena”: il locale è affacciato sull’omonima piazza in memoria dello sfortunato ed enorme capodoglio che nel 1943 si arenò proprio qui, sulla spiaggia alla foce del fiume Marecchia (e che, impossibilitato a riprendere il largo, venne abbattuto dalle mitragliatrici dei soldati tedeschi che all’epoca presidiavano l’area). Sulle pareti le foto d’epoca e le prime pagine dei giornali che seguirono l’evento.
Dove: al Blue Bar di via Carlo Zavagli 156 a Rimini
Chef: n.d.